FESTA DELLA NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA MISSIONARIO DI DIO

Caro Giovanni Battista,

A prima impressione sei un profeta duro, tagliente, spietato. Poi ascoltandoti, sei l’uomo che dobbiamo seguire e imitare ogni giorno. Subito ti dico che non sei un uomo amante delle maschere, tantomeno di quelle indossate usando il nome di Dio o cercando l’applauso della gente. Sei l’uomo che ama la verità, vive la verità, predica la verità e contagia gli altri  con la verità. Sei l’uomo che dice SI quando bisogna dire SI, e NO quando bisogna dire  NO. Hai avuto il coraggio di rivelarti senza adombramenti e prendere sul serio il tuo essere “battistrada”, che  indica il cammino verso Cristo, il Messia. La strada che ci indichi non è per niente comoda, ma è quella vera. Il tuo andare attraverso il territorio giudeo con la sola ricchezza della parola profetica ci scuote fortemente, e ci fa sentire ancora piccoli nella nostra  fede. La durezza e schiettezza delle tue parole ci fa sobbalzare e ci scrolla dalla comodità di una fede comoda e debole, dolcificata e insignificante. Nessuno può guardarti negli occhi e non essere afferrato da quella parola che ci chiede un cambio radicale e una seria conversione; quella parola che, come fuoco ardente di amore, vuole bruciare la paglia e la zizzania che abbiamo lasciato crescere nel nostro cuore.

La folla ti ascoltava e ti interrogava. Tutti portavano in cuore domande, interrogativi, desideri, angosce, dubbi e speranze… proprio come l’uomo di ogni tempo, e noi oggi. Quanto traffico caotico è presente nel nostro cuore! Quante luci abbaglianti e false illuminano in modo violento la nostra mente, togliendoci spesso la capacità di distinguere il bene dal male, il vero dal falso.

Anche noi vorremmo chiederti: «Cosa dobbiamo fare?”. Cosa possiamo fare, noi che siamo così distanti dalla sobrietà della Parola di Dio, noi che siamo più propensi a parlare che ad ascoltare, noi che spesso ci sentiamo lacerati da una vita che non ci sembra tutta nostra? Il nostro desiderio è quello di trovare qualcuno che ci dica precisamente cosa fare e come fare per sentirci «a posto»! Il nostro desiderio è avere qualcuno che ci guidi nel cammino giusto. Giovanni, tu hai riposto alle folle, ai pubblicani,  ai soldati, a uomini e donne, non dando delle ricette moralistiche, ma provando ad entrare nella  concretezza del loro essere ed esortarli ad un presa di coscienza del proprio vivere.

Anche noi abbiamo bisogno di essere spronati ad uno sguardo più profondo sui nostri giorni e per questo veniamo da te. Non vogliamo ricette facili per sentirci buoni cristiani, ma vogliamo camminare con te nel cammino impegnativo e profondo della vita evangelica. Vogliamo avere uno sguardo di bontà e di attenzione verso gli ultimi; chiediamo di poter essere sensibili verso ciò che è giusto; invochiamo di convertire il nostro cuore per i bisogni di chi soffre, di chi lotta ogni giorno in questa valle di lacrime. Soprattutto, caro Giovanni Battista, guidaci verso Dio con i tuoi insegnamenti e la tua parola di verità.

(Lettera aperta a San Giovanni Battista, a cura di P. Teresino Serra)