(PROG.N.IT52)
Le condizioni già precarie per gli oltre 10 mila africani di Castel Volturno, provincia di Caserta, la maggior parte dei quali con un permesso ancora da regolarizzare (oltre a una cittadinanza di 26 mila abitanti residenti), si sono aggravate a causa della quarantena e della povertà. Purtroppo Castel Volturno è uno dei comuni più a rischio del Sud d’Italia.
Questa terra è chiamata anche la “Terra dei fuochi” per le milioni di tonnellate di rifiuti tossici sversate negli ultimi trent’ anni nelle terre fertilissime del Casertano e dell’alto Napoletano.
Molti di questi migranti erano ingaggiati in lavori in nero nell’agricoltura, filiera bufalina, edilizia e d’estate sulle spiagge, ristoranti e pizzerie.
Ora tutto è bloccato, e migliaia di persone sono in situazioni di grande precarietà.
Noi comboniani stiamo rispondendo a questa emergenza anche con alcuni volontari africani (Nigeriani e Ghanesi) e italiani e in sinergia con il Comune, la Caritas di Capua, le parrocchie cattoliche, Emergency, il centro sociale di Caserta, Croce Rossa e volontariato laico e varie associazioni.
C’è bisogno di tutto, dal cibo, alle medicine, ai prodotti di prima necessità.
Vi ringraziamo per ciò che potrete donare per dare speranza e futuro ai cittadini di Castel Volturno, africani e italiani.
GRAZIE!!
LA COMUNITA’ COMBONIANA DI CASTEL VOLTURNO
Per approfondire:
Il mattino – Coronavirus a Castel Volturno
Intervista a P. Moschetti Daniele – Missionario Comboniano di Castel Volturno
Le foto presenti in questo progetto sono di Giancarlo Capozzoli